Teramo Ambiente pensa al Consiglio di Stato e aspetta la gara in Umbria

TERAMO – I vertici della Teramo Ambiente valuteranno un possibile ricorso al Consiglio di Stato contro la sentenza del Tar Molise che ha respinto il ricorso contro l’aggiudicazione della gara per il servizio di igiene urbana del Comune di Termoli. La pronuncia dei giudici di Campobasso, depositata il 29 settembre, ha bocciato le tesi ricorrenti della municipalizzata teramana e di Diodoro Ecologia (presente nell’Ati con il 30 per cento, ndc), dichiarando inammissibile e infondato il ricorso principale, e improcedibile quello incidentale per sopravvenuto difetto di interesse. La sentenza ha dato così il via libera all’affidamento al Raggruppamento di imprese formato da Rieco e da Smaltimenti Sud. Un appalto da 30 milioni di euro, per la durata di 7 anni, che non veniva rinnovato attraverso una gara e in pianta stabile dal 2014, quando era scaduto quello bandito nel 2008 e vinto appunto dalla Teramo Ambiente. La stessa TeAm negli ultimi 4 anni ha gestito i servizi di smaltimento e dell’igiene urbana sempre con lo strumento dell’affidamento diretto in proroga, nelle more di una nuova gara. Adesso manterrà il servizio fino al 31 gennaio, tranne diverse decisioni del comune di Termoli circa un’anticipazione dell’affidamento e i tempi di un eventuale ricorso al Consiglio di Stato. L’aver perso l’appalto potrebbe però non significare che piove sul bagnato. E’ vero che viene meno una commessa importante, ma lo è altrettanto che la società si ritira dalla gestione di una serie di costi e magari potrebbe recuperare qualche mezzo da riconvertire, ad esempio, su Teramo. Non c’è dunque particolare preoccupazione al terzo piano di via Delfico, non foss’altro perché la governance è fiduciosa sull’esito di una maxi gara alla quale è stata ammessa, quella per l’affidamento in concessione del servizio pubblico di gestione integrata dei rifiuti urbani nell’Ambito territoriale integrato 1 dell’Umbria. TeAm partecipa Si tratta di un appalto della durata di 15 anni, per servire un territorio di 16 comuni (tra i quali centri come Città di Castello, Gubbio, Gualdo Tadino e Umbertide) per un importo di gara di quasi 300 milioni di euro e la possibilità di servizi opzionali per i comuni inseriti nell’Ambito, per un valore di altri 49,5 milioni di euro. Nell’affidamento sono ricompresi anche il trattamento, il recupero e lo smaltimento finale, attraverso la gestione della discarica di Belladanza nel comune di Città di Castello e tre impianti di trasferenza nello stesso sito, a Gubbio e a Gualdo Tadino. La TeAm, che partecipa come mandante ancora in Ati con la capogruppo Diodoro Ecologia, in questa gara ha superato la verifica amministrativa ed è stata ammessa alla proposta tecnica; la procedura di appalto potrebbe essere conclusa nei primi mesi del 2019 e dunque per la municipalizzata teramana potrebbe aprirsi un nuovo scenario di investimento. Fermo restando che resta aperto anche un altro fronte, quello dell’affidamento del servizio al Comune di San Salvo (10 milioni per 72 mesi), gara che è stata sospesa dopo il ricorso al Tar Abruzzo di un’altra azienda concorrente.